Negli ultimi anni la gestione del servizio clienti è diventata sempre più complessa. I clienti interagiscono con le aziende attraverso una molteplicità di canali – telefono, chat, email, social – e si aspettano risposte rapide, coerenti e personalizzate. Per i responsabili del customer care questo significa una sfida costante: mantenere alta l’efficienza senza rinunciare alla qualità del servizio.
Ed è qui che entra in gioco il low-code.
Cos’è il low-code nel customer care?
Il low-code è un approccio che permette di creare e modificare applicazioni e workflow tramite interfacce grafiche intuitive, riducendo al minimo la scrittura di codice. In pratica, anche chi non ha competenze di programmazione avanzata può configurare e aggiornare processi complessi.
Applicato al customer care significa poter:
- configurare IVR intelligenti, chatbot e voicebot,
- integrare nuovi canali di comunicazione,
- automatizzare task ripetitivi,
- modificare rapidamente i workflow in base alle esigenze dei clienti.
Perché è strategico per i responsabili customer care
- Agilità – È possibile rispondere in tempi rapidi a nuove esigenze senza dover coinvolgere lunghe fasi di sviluppo IT.
- Autonomia – Il team customer care può intervenire direttamente sui processi, senza dipendere da risorse esterne.
- Time-to-market ridotto – Nuovi servizi e funzionalità vengono messi a disposizione dei clienti in tempi molto più rapidi.
- Flessibilità – Il low-code si adatta facilmente a diverse esigenze di settore (dalla sanità al retail, dalla PA all’automotive).
Un esempio concreto
Immaginiamo un contact center che deve gestire un improvviso aumento di richieste di assistenza per un nuovo prodotto. Con un approccio tradizionale servirebbero settimane per configurare nuovi flussi e canali. Con una piattaforma low-code basata su workflow grafico, invece, è possibile:
- aggiungere rapidamente un chatbot per gestire le FAQ,
- configurare un voicebot per smistare le chiamate,
- integrare i dati con il CRM esistente,
il tutto in poche ore o giorni, non settimane.
Low-code e AI: un’accoppiata vincente
Il vero potenziale si sprigiona quando il low-code incontra l’AI generativa. I responsabili customer care possono sperimentare nuove forme di interazione, testare scenari innovativi e personalizzare le esperienze senza investimenti enormi.
Conclusione
Il low-code non è solo una tecnologia, ma un nuovo modo di concepire l’innovazione nel customer care. Permette ai responsabili del servizio clienti di diventare protagonisti attivi della trasformazione digitale, liberando tempo e risorse da dedicare alle attività a maggior valore aggiunto: creare esperienze memorabili per i clienti.
E la tua azienda, è pronta a sfruttare il low-code per semplificare l’innovazione?
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